Finalmente la bella stagione si è decisa presentarsi. Possiamo finalmente fare il cambio di stagione e chiudere nell’armadio le giacche pesanti e scure. Per portare colore al nostro outfit ,senza dimenticare l’importanza di un prodotto etico, ecco due esempi
I was a sari
Vi piacciono questi foulard di seta? Beh hanno colori meravigliosi perchè sono tradizionali sete indiane
Cercando di dare risposta a questa domanda è nata I was a sari, una impresa sociale indiana che si occupa dell’inserimento lavorativo di donne svantaggiate. In india infatti le donne sono vincolate a convenzioni sociali che ne limitano le libertà. Grazie a questo progetto di upcycling del loro tradizionale abito, per trasformarlo in sciarpe, stole e borse, è possibile dare lor un lavoro e contribuire, con gli utili generati, a migliorare le condizioni di vita della comunità.
Ventagli
Per farsi aria nelle afose giornate d’estate è utile avere in borsetta un buon ventaglio. Questi sono tutti diversi e provengono da un progetto in Indonesia. Le stoffe sono batik di cotone decorati e le stecche sono di legno e cocco. Questi ventagli sono un connubio di sostenibilità e recupero
Parte oggi fino la campagna promossa da Altromercato per
fare conoscere una filiera biologica, legale e trasparente della conserva del
pomodoro. Un piatto di pasta può
contrastare il caporalato? Noi crediamo di sì.
Balzano ciclicamente agli onori della cronaca episodi di caporalato, come ad esempio la strage di braccianti che ci fu nel 2016 a seguito di un incidente stradale
Fece molto clamore anche l’omicidio di Soumayla Sacko, bracciante irregolare, freddato perchè si era introdotto in una fabbrica abbandonata per rubare lamiera con cui costruirsi una baracca in una tendopoli.
E’ stata resa nota qualche giorno fa una indagine della Polizia di Terracina a seguito di denunce di alcune donne braccianti di origine indiana per sfruttamento, minacce e molestie sessuali. Il loro compenso è 4 € all’ora per un massimo di 18 euro al giorno, con turni che durano l’intera giornata. Una condizione che nessuno di noi sarebbe disposto a subire.
Le condizioni di sfruttamento e degrado in cui esseri umani sono costretti a lavorare e a vivere possono essere inquadrate a pieno titolo come forma di schiavitù. La presenza di queste sacche minaccia l’intero comparto agricolo e i diritti dei lavoratori regolari, innescando una guerra di prezzi al ribasso dove anche la qualità del prodotto rischia di essere travolta.
Secondo il Rapporto dell’ispettorato Nazionale del lavoro, nel 2016 in Italia il tasso di lavoratori irregolari si aggira sul 50% e questo genera danni economici fino a 3.6 miliardi di euro.
A complicare ulteriormente la situazione, restando sulla filiera del pomodoro, solo un quarto del pomodoro con cui si realizzano passate e concentrati proviene dall’Italia, e una fetta equivalente proviene dalla Cina. L’impatto ambientale che genera il trasporto di un prodotto abbondantemente disponibile è ingiustificato. Come può un prodotto, il cui costo di trasporto ha una incidenza notevole sul prezzo finale, essere ancora competitivo con il prodotto nazione? Come viene prodotto? A quali condizioni? Quali sono le caratteristiche organolettiche di un prodotto coltivato così? In sostanza: cosa ci mangiamo?
Un segnale può partire da noi, smettendo di acquistare secondo una logica al ribasso, ma valorizzando i prodotti che tutelano e garantiscono i diritti dei lavoratori. Per sostenere la questa causa passa in Bottega e vieni a conoscere la promozione in occasione della Tomato Revolution
Le piogge di maggio non hanno ancora dato la possibilità di indossare sandali e magliette a mezze maniche. (E dire che ne abbiamo in bottga di bellissime!) Purtroppo qualcuno ha ancora il coraggio di sostenere che no, siccome fa freddo il riscaldamento globale non esiste. Ma non è dei negazionisti che vogliamo occuparci.
La promozione in
bottega
Già da qualche giorno, come anticipato sulla nostra pagina fb, abbiamo attivato in bottega la promozione “PrimaVera CosmEtica” uno sconto speciale del 15% su tanti articoli della linea Natyr. Fino al 26 maggio in bottega con l’acquisto di 2 prodotti cosmetici Natyr, riceverete subito il 15% di sconto su tutta la cosmesi naturale. Cercate tra gli
articoli in promozione
la linea Argan: ideale per le pelli mature, grazie alle proprietà antiage ed elasticizzanti dell’olio di argan e del Fige de Barbarie provenienti dalla filiera del Marocco.
la linea Aloe: ideali per le pelli secche e delicate, untra-nutriente e idrantante dell’Aloe Vera proveniente dalla Thailandia
la linea Ibisco: indicata per nutrire delicatamente la pelle con il fiore coltivato sulle pendici del monte Kenya.
PrimaVera CosmEtica sarà anche l’occasione per provare
l’ultima arrivata in casa Bio Natyr: la linea alla rosa e tè bianco, detox anti-inquinamento e riequilibrante,
con rosa di Damasco del Libano e tè
bianco dall’India.
Scioperiamo per il Clima.
Sappiamo di avervi convinto a provare i detergenti all’ibisco e la crema idratatante all’aloe., ma pazientate. Domani mattina infatti la bottega sarà chiusa perchè andremo in piazza Matteotti alle ore3.90 per Climate strike For Future a dare il nostro in sostegno ad un movimento che denuncia la mancanza di decisioni forti in materia ambientale da parte della politica e dei cittadini stessi.
Che fatica organizzare qualcosa, ma ne vale sempre la pena, specialmente quando le persone sono così attive è partecipi. Grazie a Terra Equa Imola abbiamo rafforzato legami e scoperto alternative possibili ad una moda di sfruttamento e inquinamento
Riverblue
A guardare certi documentari vieni l’amaro in bocca. Non si capisce come sia possibile essere arrivati a tali livelli di inquinamento per colpa della industria della moda. La visione di Riverblue è stato un momento toccante per spingerci a fare qualcosa di più (se te lo sei perso puoi acquistarlo qui per una sciocchezza) Però non deve essere pessimistico il messaggio trasmesso, altrimenti ci sentiamo inutili e impotenti di fronte a qualcosa che in realtà può cambiare e migliorare..
Le alternative
Per non farci scoraggiare, diamo un’occhio a quelle che sono le alternative che abbiamo allo sfruttamento indiscriminato delle risorse. Abbiamo ospitato i ragazzi di Etico, che con il loro progetto diffondo gli abiti di progetto Quid e le Malefatte, abbiamo ospitato Serena Baldini che ci ha illustrato con Peace Steps come un sandalo possa essere uno strumento di indipendenza economica in una parte del mondo abbruttita da una insensata guerra territoriale.
Forse il capo di abbigliamento che più si sfrutta nella
bella (sperando che arrivi stagione) è la maglietta. I bottega a breve saranno
presenti nuove magliette che arrivano dal commercio equo e solidale
Pensieri al Vento
E’ la linea di abbigliamento 100% equosolidale a doppia firma, nata dalla collaborazione di due cooperative di Commercio Equo e Solidale: altraQualità e Pace e Sviluppo (4passi.org) Le T-shirts in cotone bio (certificato GOTS) e Fairtrade sono prodotte e stampate da Armstrong Knitting Mills – India, una organizzazione con elevati standard sociali e ambientali. Le maglie sono in 100% cotone Bio e Fair Trade.
O’PRESS
E’ un progetto di economia carceraria da cui nasce la collezione ‘Canzoni Oltre le Sbarre’ una linea 100% etica di T-shirt dedicata alla muisica di grandi Cantautori italiani.
Le T-shirt provengono dal circuito del commercio equo e solidale e la serigrafia è realizzata in Carcere, dai detenuti della V Sezione di Alta sicurezza della Casa Circondariale di Genova-Marassi, all’interno di un progetto che consente ai detenuti di essere socialmente attivi.
Con l’esperienza che ha maturato nel tempo questo progetto è aumentata e migliorata la capacità di produzione e la qualità. La Collezione 2019 presenta una nuova e impegnativa sfida: la stampa serigrafica in quadricromia. Una tecnica che richiede competenza, passione, grande attenzione e cura. In bottega troverete t-shirt della nuova linea ПРАВО, ispirate alle grafiche russe della prima metà del ‘900.
Come avrete letto dalle anticipazioni su Facebook, finalmente la prossima settimana porteremo ad Imola un’estratto dell’esperienza che i nostri volontari hanno fatto a Rivestiti lo scorso aprile.
Qui potete trovare il link all’evento, ma intanto vediamo in dettaglio il programma dell’evento
Riverblue
Mercoledì 8 maggio presso la Sala Acli Libera Terra (Via Emilia 69, Imola) si terrà una piccola proiezione del documentario Riverblue. E’ un documentario canadese che segue il lavoro di Mark Angelo, attivista statunitense che si batte per la conservazione dei fiumi. Fa strano pensare che sia proprio il settore della moda, così effimera e passeggera, sia il principale responsabile dell’inquinamento delle acque. Paesi come il Bangladesh, la Cina e l’india pagano un prezzo ambientale e sanitario incredibile per permettere al’industria della moda veloce di produrre abiti a basso costo e dal basso ciclo di vita. Ad esempio, i biologi hanno decretato il Buriganga come biologicamente morto perché incapace di ospitare qualsiasi forma di vita.
Potete trovare il film si diverse piattaforme online, facendovi prendere dallo sconforto. Oppure potete guardarlo in nostra compagnia. In apertura della serata, presentazione del progetto Etico a cura di Officina Immaginata: un’occasione per scoprire alternative sostenibili al mondo del fast fashion.
Sandali della pace.
Sabato 11 maggio presso la Sala CSI (sempre in Via Emilia 69, Imola) presentiamo il progetto Peace Steps
Peace Steps è una cooperativa non profit che produce sandali, borse, cinture e accessori in pelle. E ‘stata fondata nel 2009 nel campo profughi di Kalandia nel quadro di un progetto di Vento di Terra ONG supportato nella sua fase di start up dalla Cooperazione Italiana e da Fondazione Cariplo. Nel 2014 si è trasferita a Hebron, vicino alla Città Vecchia. Questa microimpresa sociale utilizza macchinari italiani e garantisce un ambiente di lavoro adeguato a un piccolo gruppo di palestinesi formati sulle tecniche di pelletteria e sulla gestione d’impresa.
Per spiegare come sia possibile costruire il futuro tra Cisgiordania e Gaza interverrà Serena Baldini di Vento di Terra: non solo Peace Steps, ma anche il turismo responsabile in area C e il gelato sociale a km zero.
A termine dell’intervento sarà offerto ai partecipanti un aperitivo presso la bottega Giusto Scambio di Via Appia 11/13. In questa occasione, sarà possibile acquistare i sandali con uno sconto speciale del 10%.